In questi primi mesi del 2015 sono arrivati via mare in Europa quasi 66mila migranti. Altri 1.829 sono morti di stenti o affogati. L’anno scorso il Mediterraneo è stata la tomba di circa 1.800 migranti (600 nel 2013, 500 nel 2012 e 1.500 nel 2011) Il tasso di mortalità dei migranti arrivati attraversando il Canale di Sicilia è più che raddoppiato da gennaio a oggi.

Di fronte a questo, la Fortezza Europa non apre corridoi umanitari. Né ammette che solo l’operazione italiana Mare Nostrum (cancellata dall’attuale governo) ha contribuito a limitare l’ecatombe. La Commissione Ue dà il suo ok ad una “agenda” che prevede un sistema temporaneo di quote, per ridistribuire fra i paesi membri i richiedenti asilo già arrivati, e altri 20mila profughi oggi stipati nei campi nel medio oriente.

E’ una goccia nel mare: solo i rifugiati siriani sono 4 milioni, scappati nei campi di Libano, Giordania e Turchia. E ci sono altri milioni di rifugiati, fuggiti dalle guerre in Eritrea e Somalia, Nigeria e Afghanistan. Per giunta, visto il rifiuto di Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca di accogliere i migranti, salta il presupposto di una politica di asilo continentale comune, con il riconoscimento di uno status di rifugiato che sia europeo. “L’agenda dell’Ue – riepiloga la Cgil - non supera l’approccio culturale sbagliato, e le tendenze all’egoismo nazionale e alla mancanza di solidarietà dell’Europa”. Che intanto vuole bombardare i barconi degli scafisti...

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