Come si può descrivere la situazione in uno stato come la Grecia dove sono cambiati quattro governi in sei anni? Come si può intendere il termine “Stato” per la Grecia? Gli Stati sono indipendenti; in Grecia la situazione è più vicina a quella di una colonia. Che obbedisce agli ordini dei burocrati di Bruxelles, un cerchio chiuso di funzionari che decide il futuro di centinaia di milioni di persone in tutta Europa.

Molti greci paragonano la situazione alla seconda guerra mondiale: la differenza è che oggi si muore per la finanza invece che per le armi. I paesi ricchi dominano quelli poveri, la gente si sente felice di vivere al nord e non nei paesi mediterranei, e molti credono alla propaganda mediatica sugli europei del sud spendaccioni che non pagano tasse, e così via. Non vogliono vedere la verità del neoliberismo: sono le grandi imprese a governare l’Europa; i leader politici rappresentano le imprese più che la gente.

Chi pensa che la situazione della Grecia sia lontana da quella del suo paese è un pazzo. La Grecia è l’esperimento, e i risultati saranno applicati a tutti i paesi europei. Portogallo, Italia, Grecia, Spagna sono chiamati “pigs” da Bruxelles, che condanna la gente alla fame, i giovani a nessun futuro, le persone al suicidio, le famiglie agli sfratti. I bambini a scuola finiscono stremati dalla fame: e tutto questo nel nome delle banche!
Più di 4mila rifugiati sono annegati nel mar Mediterraneo: chi ha reso queste persone rifugiati? Chi ha sostenuto la divisione della Siria? Chi guadagna dalla vendita delle armi? Chi è “pig” adesso? E come maneggia la situazione un governo di “sinistra”? Dopo aver firmato il terzo memorandum Syriza si è trasformata in gestore del memorandum; nessuno sa esattamente quale sia il piano del governo, nemmeno lo stesso partito di Syriza, Viviamo il paradosso del partito Syriza che accusa il governo di Syriza. Per esempio, nel giorno dello sciopero, la polizia antisommossa protegge Nazisand che colpisce gli antifascisti, e il partito Syriza rilascia dichiarazioni contro la brutalità della polizia che dipende da un ministro di Syriza.

Molti greci stanno ancora cercando speranze nel sostegno a Syriza, ma giorno dopo giorno questa sprofonda nel buco nero del debito e delle misure antipopolari. Dall’altro lato, i partiti che hanno creato questa situazione negli ultimi 40 anni, senza vergogna, accusano un governo di soli 16 mesi per i risultati delle loro politiche. Ogni giorno è reso noto un nuovo scandalo economico dei conservatori e dei socialisti. La lista Laggard, la lista Borgian, i Panama Papers: dappertutto troviamo nomi di esponenti di Nea Democratia e del Pasok. Accusano il governo per la pesante tassazione, loro che le tasse non le hanno mai pagate.

Il popolo greco è stanco, sfiduciato, confuso e senza futuro. Guarda al primo, al secondo, al terzo memorandum, che distruggono le generazioni future; guarda e si sente debole per reagire, dopo che ha dato tutto il suo potere e la sua forza a Syriza, o al “No” nel referendum del luglio scorso. Dopo 40 anni di voto alla stessa classe politica clientelare, finalmente nel gennaio 2015 l’ha tolta di mezzo e ha votato un piccolo partito di sinistra.

Non si può ancora verificare l’impatto della firma di Syriza sul terzo memorandum: sarà verificato dagli storici futuri su tutta l’Europa. Ora il governo sta facendo votare in parlamento un nuovo accordo, per dare alla Grecia un piccolo respiro finanziario fino al prossimo ricatto. Un accordo con altre privatizzazioni, tagli a pensioni e assistenza, più tasse su gas, telefonini, internet, eccetera. Tutti sanno che i greci non possono pagare niente di più, ma votano per nuove tasse.

Il governo colpisce persone che guadagnano 1.000-1.500 euro, considerati “ricchi”. Più di 260 miliardi di euro sono stati dati finora, e il 95% è stato usato per pagare il debito. Il 95% per il debito delle banche private, e quasi niente per l’economia greca: è logico questo? E i sindacati? Più di 40 scioperi in sei anni senza risultato; anche qui infiltrazioni clientelari. La gente non crede più ai sindacati: chi può credere ad una confederazione che ha sostenuto il “Sì” nel referendum di luglio? Come si può partecipare a uno sciopero contro i tagli alla previdenza proclamato da chi ha sostenuto la politica dei burocrati di Bruxelles?

Intanto le navi turche e Nato continuano a pattugliare l’Egeo per fermare i rifugiati. Il mare greco è una zona grigia, pattugliata da armate straniere al confine della colonia. Amici italiani, guardando la Grecia state guardando il vostro futuro. Non lasciate che avvenga. E’ molto difficile continuare a lottare dopo così tante delusioni e sconfitte, ma non abbiamo altra scelta. Dobbiamo lottare per i nostri figli e le prossime generazioni. Siamo milioni: ciascuno di noi può fare una piccola cosa, ma milioni di noi possono sconfiggerli.

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