
Si è svolto ad Assisi l’11 e 12 giugno 2025 il primo congresso della rete nazionale Auser dal titolo “Comunità, Giustizia Sociale, Passione”. Assisi è stata scelta come sede per il suo forte valore simbolico di pace, dialogo, fratellanza e amore tra i popoli e l’evento ha riunito più di 300 delegati e invitati da tutta Italia, in rappresentanza di oltre 260mila soci e 30mila volontari.
Il congresso ha tracciato la nuova visione di Auser rete nazionale, in un contesto segnato da grandi trasformazioni demografiche e sociali. Al centro della due giorni di dibattito e confronto l’impegno per la pace, il contrasto alla solitudine e all’emarginazione, la valorizzazione del volontariato, la promozione dell’invecchiamento attivo in una società che cambia rapidamente, la solidarietà intergenerazionale, la lotta alle disuguaglianze e alle discriminazioni di genere.
Nella sua relazione, il presidente Domenico Pantaleo ha evidenziato il coinvolgimento di donne e uomini Auser nella lotta alle discriminazioni e alle violenze sulle donne e per la promozione della parità di genere, affermando che discriminazioni e patriarcato sono le radici di femminicidi, violenze e stupri. Ha sottolineato la crescente violenza contro le donne anziane all’interno delle famiglie, e la preoccupante ‘oggettivizzazione’ delle ragazze da parte dei loro coetanei. Pantaleo ha criticato l’idea di arginare questi fenomeni solo con la repressione, e invitato a combattere l’omertà e la sovrastruttura ideologica patriarcale che la destra nega. Rimarcando che in Italia la parità di genere è ancora un miraggio, ha ribadito che senza autonomia economica non c’è vera libertà per le donne, ed ha auspicato uno sforzo culturale collettivo, a partire dalle scuole con l’educazione sessuale, affettiva e alla non violenza.
Ampio spazio è stato dedicato alla campagna #educhiamoCialrispetto lanciata dall’Osservatorio Pari Opportunità, con l’ambizione di contrastare linguaggi e stereotipi tossici che considerano le donne corpi da possedere e non persone libere. Dall’avvio della campagna è stato fatto un grande lavoro, con tantissime iniziative nei territori che hanno contribuito a diffondere idee di libertà, legalità, parità, diritti e rispetto reciproco a partire da noi: “Le pari opportunità sono per noi un vincolo identitario e valoriale prima ancora che statutario”.
Nella sessione dedicata all’Osservatorio Pari Opportunità ho ricordato le lotte fatte dalle donne prima di noi, partendo dalle donne impegnate nella Resistenza di cui ricorre l’80esimo, il cui ruolo fu cruciale per una presa di coscienza collettiva e diede inizio all’emancipazione e alla conquista dei diritti civili delle donne. Seguirono poi il movimento del ’68 e il femminismo che hanno rivoluzionato il ruolo femminile in Italia, portando cambiamenti sociali, culturali e sessuali significativi, conquistando importanti leggi per le donne che hanno cambiato il Paese.
Prima della proiezione del cortometraggio Auser “Le donne e il ’68 – Una storia non finita” ho voluto sottolineare il filo rosso che lega le donne resistenti, diventate cittadine nel 1946, alle donne costituenti, alle lotte di emancipazione e ai giorni nostri. La strada dell’autonomia, l’autodeterminazione, la consapevolezza politica e personale è partita allora: una strada lunga, difficile, piena di ostacoli e niente affatto conclusa ancora oggi, in cui ci troviamo in una profonda crisi sociale, con la minaccia alla democrazia, la ripresa di ideologie fasciste e le molteplici problematiche che ancora affliggono le donne, sia a livello nazionale (precariato, discriminazioni e violenze) sia internazionale (conflitti, matrimoni precoci, mutilazioni genitali, stupri come arma di guerra).
Occorre scardinare definitivamente un sistema patriarcale che ci soffoca e promuovere la cultura del rispetto attraverso azioni concrete e lo scambio intergenerazionale, coinvolgendo uomini e donne per costruire una società più giusta e inclusiva, per questo l’impegno di “donne e uomini nuovi e consapevoli” nelle attività delle Pari Opportunità Auser è fondamentale e va potenziato.
Il congresso, con il voto unanime di un ordine del giorno presentato dall’Osservatorio Pari Opportunità, ha chiesto alla futura dirigenza di affrontare in tutte le sedi Auser il tema della violenza di genere con le giovani generazioni, allargando la campagna #educhiamoCialrispetto.
Durante i lavori è intervenuto Maurizio Landini, segretario generale Cgil, a testimonianza del forte legame tra Auser e Cgil e della comune visione su diritti e giustizia sociale.
Domenico Pantaleo è stato rieletto presidente, mentre Fulvia Colombini è la nuova vicepresidente.