L’incontro annuale della Rete della sinistra sindacale europea - di Sinistra Sindacale

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Finalmente, dopo due anni di riunioni solo da remoto, l’annuale incontro della rete sindacale europea Tune (Trade Unionist Network Europe) si è potuta svolgere in forma ibrida, il 30 e 31 marzo scorsi. Questo ha significato la presenza al Parlamento europeo di Bruxelles di circa 25 sindacaliste e sindacalisti provenienti da diversi Paesi Ue. La maggior parte, però, era ancora collegata da remoto, inclusi le compagne e i compagni di ‘Lavoro Società per una Cgil unita e plurale’, impossibilitati a recarsi a Bruxelles.

Il tema della conferenza, articolata in diverse serrate sessioni, era pretenzioso: “I lavoratori guidano il cambiamento: diritti e prospettive nella transizioni verde e digitale”. Il gruppo di coordinamento del Tune – di cui fa parte anche Lavoro Società – ne aveva discusso in uno dei video incontri di periodicità mensile, prima della sciagurata invasione russa dell’Ucraina, che ha trovato ovviamente posto nei lavori della prima mezza giornata.

E’ intervenuto in collegamento Vasyl Andreyev, presidente del sindacato ucraino delle costruzioni Profbud, che ha richiamato alla solidarietà sindacale internazionale, di fronte alle terribili sofferenze dei lavoratori e della popolazione ucraina sotto assedio militare, le migliaia di vittime civili, i milioni di sfollati e profughi. Solidarietà e ricerca di ogni via per il cessate il fuoco e un accordo di pace, ribadite dagli interventi in ogni sessione di lavoro.

I lavori sono stati introdotti per il Tune da Heinz Bierbaum, co-fondatore, insieme all’allora Alternativa Sindacale Cgil, del progenitore di questa rete, il “Forum Europa Sociale”, e da Martin Schirdewan, co-presidente del gruppo parlamentare Gue/Ngl The Left, da sempre ospite e co-organizzatore degli incontri della rete sindacale europea.

I temi previsti nel programma sono stati dapprima affrontati con una relazione della vice segretaria della Ces, Esther Lynch, sui “principali cambiamenti e sfide per lavoratori e sindacati in Europa”, una sorta di “cappello” analitico agli approfondimenti previsti dalle successive sessioni: la transizione ecologica, la digitalizzazione, i lavoratori delle piattaforme e i problemi del “comando capitalistico” tramite gli algoritmi, la precarizzazione e polarizzazione crescente del mondo del lavoro.

Un esempio dei problemi della transizione energetica è stato affrontato nella sessione sull’industria siderurgica. Elspeth Harthaway, della federazione europea di categoria IndustriAll, Juan Blanco Blanco, delle Comisiones Obreras spagnole, l’eurodeputata tedesca della Left, Özlem Demirel, e Wester Van Gaal, giornalista di EUobserver, esperto in economia verde, hanno fatto un quadro su quali sono i settori e le aree geografiche del comparto maggiormente colpiti dalle ristrutturazioni, e sui profondi cambiamenti che stanno avvenendo sull’occupazione e l’organizzazione del lavoro.

I due sindacalisti, in particolare, hanno parlato degli importanti sforzi in corso per difendere e riqualificare l’occupazione, e fare in modo che i lavoratori abbiano un ruolo attivo nelle trasformazioni e nella necessaria transizione, evitando che siano solo vittime sacrificali di un padronato multinazionale aggressivo, capace di sfruttare a suo vantaggio anche il business della finta economia verde.

Nella seconda sessione, Tom Deleu della federazione europea delle costruzioni Efbww, Rikki Hansen del sindacato edile danese Bjmf 3F, Barbara Steenbergen del sindacato internazionale degli inquilini Iut (International Union of Tenants), e l’eurodeputato della Left Nikolaj Villumsen, hanno invece discusso della transizione ecologica nell’edilizia. Cercando di fare in quadro di come la transizione verde, le politiche di risparmio e riqualificazione energetica impattino sul settore delle costruzioni e sui lavoratori in esso coinvolti, in termini occupazionali, di salute e sicurezza, e di acquisizione di nuove professionalità.

Altrettanto fitta la mattinata del 31 marzo, centrata sulla digitalizzazione. E’ stata Aline Hoffman, dell’Etui, il centro di studi e ricerche della Ces, a fornire il quadro analitico dei problemi e delle sfide che sono di fronte ai sindacati. Nella sessione seguente il confronto si è centrato sull’accordo nazionale spagnolo sui lavoratori delle piattaforme, illustrato da Luis Javier Prieto, capo negoziatore di Comisiones Obreras a JustEat, e discusso da Aida Ponce dell’Etui, e Maria Eugenia Rodriguez Palop, europarlamentare spagnola della Left.

La successiva sessione, moderata da Martin Kraemer, della IgMetall, è stata centrata sull’esperienza, raccolta in un libro, dell’infermiera Nina Boehmer, che partendo dalle tragiche situazioni della pandemia ha parlato dei problemi e delle prospettive della sanità pubblica in Germania e negli altri paesi europei.

Infine gli eurodeputati della Left Maria Eugenia Rodriguez Palop, Leila Chaibi, Jose Gusmao e Kostas Arvanitis hanno brevemente informato i partecipanti sullo stato di alcune iniziative legislative in discussione al Parlamento europeo su temi sociali e del lavoro.

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