Scuola Iqbal Masih di Pioltello: come ti strumentalizzo i bambini - di Angela Milanese

Nella cittadina di Pioltello la decisione della scuola di chiudere nella giornata del 10 aprile per permettere ai propri studenti di celebrare la fine del Ramadan ha suscitato un acceso dibattito, sia a livello locale che nazionale. Questa scelta, dettata dal buon senso in un contesto multietnico e multiculturale, è presto diventata oggetto di scontro e strumentalizzazione.

E’ bene evidenziare che Pioltello, comune di circa 35mila abitanti alle porte di Milano, negli ultimi anni ha conosciuto una significativa crescita della sua componente straniera. La scuola Iqbal Masih, che nel suo nome omaggia il bambino pachistano diventato simbolo della lotta contro il lavoro minorile, rispecchia questa realtà con la presenza di una alta percentuale di alunni con background migratorio, molti dei quali di fede musulmana.

La scelta di chiudere la scuola per “Eid al Fitr”, l’ultimo giorno di Ramadan, è stata presa all’unanimità dal Consiglio d’Istituto, composto da rappresentanti di docenti, genitori e personale Ata, al fine di evitare aule vuote a fronte di un anno scolastico iniziato con un giorno di anticipo. Un approccio, dunque, pragmatico e inclusivo che ha voluto tenere conto delle esigenze di una parte significativa della popolazione scolastica, favorire la partecipazione degli alunni musulmani alle celebrazioni religiose, e rafforzare il senso di appartenenza e di comunità.

Una decisione propositiva di natura inclusiva, che ha scatenato una forte polemica tra le forze politiche di destra. Il ministro dell’Istruzione Valditara non ha trovato di meglio che inviare gli ispettori a scuola per verificare eventuali irregolarità, decisione che non ha fatto altro che alimentare polemiche e divisioni. Ancora il ministro dell’Istruzione insieme al il ministro delle Infrastrutture, nonché leader della Lega, Matteo Salvini, con le loro dichiarazioni hanno gettato ulteriore benzina sul fuoco. Non poteva mancare il presidente del Senato Ignazio La Russa che, ricordandoci l’importanza per il rispetto delle regole, ha sposato la linea Valditara-Salvini.

Con le loro affermazioni rispetto al numero massimo di alunni stranieri che dovrebbe stare in una classe, questi personaggi politici dimostrano non solo di non conoscere la normativa e di avere una visione dell’istruzione ghettizzante, ma anche di non avere idea di cosa sia il tessuto sociale di Pioltello, dove la diversità è una realtà consolidata e una risorsa da valorizzare, come opportunamente ha ricordato anche il messaggio inviato alla preside dal Presidente della Repubblica.

La Cgil, sia a livello confederale che attraverso la Flc, ha da subito sostenuto la scelta del Consiglio d’Istituto, ribadendo la correttezza di una decisione presa nell’ambito dell’autonomia scolastica, mostrando solidarietà e vicinanza alla scuola, ai dirigenti scolastici e agli studenti.

 

La Cgil ha inoltre ribadito la necessità di tutelare e assicurare il diritto di tutti gli studenti alla libertà religiosa e ad una reale equità nell’accesso all’istruzione, per far sì che, chi nelle scuole italiane studia, cresce e si prepara ad essere il cittadino del futuro, lo faccia nella maniera più efficace e inclusiva possibile.

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