Partecipata e vivace la riunione del coordinamento nazionale di Lavoro Società della Filcams - di Sinistra Sindacale

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Il 26 maggio, in videoconferenza, si è svolta la riunione di coordinamento nazionale delle compagne e dei compagni di “Lavoro Società” della Filcams. La riunione ha segnato la ripresa dell’attività dopo circa tre mesi di stop, dettati soprattutto dall’enorme mole di lavoro che ha visto impegnati delegati e strutture della categoria. È stata a prima riunione dopo il passaggio di consegne tra Andrea Montagni, per anni coordinatore nazionale dell’area in Filcams, e Federico Antonelli della struttura nazionale di categoria. Ad Andrea, ora in pensione, va il primo pensiero della giornata: il suo lavoro in questi anni è stato prezioso e adesso tocca a Federico raccoglierne il testimone. Andrea mantiene un ruolo attivo nel collettivo, con la direzione del mensile Reds.

La riunione, come sempre molto partecipata, ha visto gli interventi dei compagni di Lombardia, Lazio, Toscana, Umbria, Veneto, Piemonte, Puglia e Sardegna. Nella relazione introduttiva Antonelli ha voluto centrare l’attenzione su alcuni punti specifici: l’ipocrisia della destra, e non solo, di fronte al fenomeno migratorio e al dramma dei bambini morti che in questo periodo hanno colpito le nostre coscienze; la scelta della politica italiana di appoggio incondizionato a Israele nel conflitto di queste ultime settimane; la gestione del Pnrr da parte del governo e il posizionamento della Cgil; i temi della categoria, con particolare attenzione alle enormi difficoltà sui tavoli contrattuali nazionali. Tutti questi temi hanno fatto da stimolo a una discussione vivace, che ha rilanciato alcuni degli argomenti proposti.

Massimo Cuomo, della Filcams Lombardia, ha voluto porre l’attenzione a ciò che potrà determinare, per i lavoratori che noi rappresentiamo e per molti dei settori che sono di riferimento per la categoria, la modifica della normativa sugli appalti. Pensare che sia sufficiente la modifica della parte che regolamenta il meccanismo dell’offerta al massimo ribasso è un errore. Il tema dei subappalti è importante e centrale, e in ogni caso la dinamica che rischiamo di vivere sarà quella dei tagli che le centrali acquisti opereranno nei prossimi anni.

Fabrizio Pilotti, della Filcams Roma e Lazio, ha posto l’accento sulla continuità delle politiche liberiste che questo governo sta portando avanti, e la mancanza di una sponda politica efficace, nel Paese e in Parlamento, alle esigenze del mondo del lavoro e alle istanze e proposte del mondo sindacale, della Cgil in particolare. Mentre Carmela De Stefano, delegata delle mense di Milano, ha richiamato l’organizzazione a uno sforzo di coerenza e all’azione, di fronte alle difficoltà che le lavoratrici e i lavoratori vivono quotidianamente nei posti di lavoro.

Gianfranco Lospinoso, delegato di una grande azienda di servizi presente su tutto il territorio nazionale, ha voluto anche lui rimarcare la dinamica politica e come il governo attui le politiche liberiste in maniera chiara e senza infingimenti. Infine, tra i numerosi interventi che qui abbiamo solo sintetizzato, Stefano Recupero, delegato della grande distribuzione, ha ricordato l’approfondito lavoro fatto nei comitati di tutela dal rischio di diffusione del contagio da Covid, e Maria Luisa Rosolia, delegata di una grande azienda di ristorazione industriale, ha affrontato il tema degli ammortizzatori sociali, e della battaglia per il riconoscimento dei periodi contributivi pieni per i lavoratori che applicano il contratto part time ciclico.

Tutti questi temi sono stati ripresi nella chiusura che Giacinto Botti ha offerto alla riunione. “Per quanto riguarda il governo – ha esordito - la continuità con le ricette liberiste delle scelte di politica economica, se ha fallito prima della pandemia, oggi è ancor più sbagliata. La scelta di non prorogare il blocco dei licenziamenti è per noi inaccettabile. Le altre confederazioni, pur avendo dimostrato alcuni punti fermi interessanti nel corso delle trattative, oggi però sembrano volersi sedere sui parziali risultati raggiunti, a nostro parere poco significativi. Questo rende molto complesso organizzare una forte iniziativa unitaria che rilanci le politiche laburiste, della tutela e centralità del lavoro, come grande necessità per il Paese e le persone”. Tra gli altri argomenti, Giacinto ha voluto ancora una volta rimarcare il grande lavoro che tutti i lavoratori degli ospedali e della sanità, intesi non soltanto come operatori sanitari, hanno offerto al Paese. Le persone che lavorano nelle mense ospedaliere, che fanno le pulizie dei reparti, i servizi dei Cup, e tutto ciò che è connesso alla sanità in termini di servizi: “Questi lavoratori meritano rispetto – ha puntualizzato - e non soltanto la gratitudine vuota che si nutre di retorica e nessun atto concreto”.

La riunione si è conclusa con le parole di Federico che ha voluto rafforzare l’idea che l’area di “Lavoro Società” in Filcams è un luogo di studio collettivo, la cui elaborazione è frutto dell’impegno comune di riflessione e partecipazione, militanza e coinvolgimento. In continuità con una storia che in questi anni non si è mai interrotta.

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