è un “momento di movimento” negli Stati Uniti - di Peter Olney e Rand Wilson

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

Nella fase peggiore della pandemia da Covid, i padroni e l’opinione pubblica hanno riconosciuto i lavoratori in prima linea come “essenziali”. Ai lavoratori è stata data l’etichetta speciale di “eroi” e qualche volta la paga da indennità di rischio. Ma molto spesso “essenziale” non ha significato attrezzato con dispositivi di sicurezza più adeguati o maggiore dignità e rispetto sul posto di lavoro. Dall’inizio della pandemia quasi otto milioni di lavoratori hanno lasciato il lavoro secondo le statistiche federali. E’ il fenomeno conosciuto come “grande dimissione”. Quindi adesso che gli imprenditori competono in un mercato del lavoro ristretto, i salari sono saliti di circa il 5,6% dallo scorso anno.

 

I lavoratori statunitensi stanno scoprendo la loro forza

Una crescita degli scioperi nel settore privato in aziende come John Deere, Kellogg’s e Nabisco – denominati “ottobre di scioperi” – hanno dimostrato una rinnovata volontà da parte dei lavoratori a partecipare ad azioni di lotta nei posti di lavoro. Stephanie Luce, professore di sociologia del lavoro alla School of Labor and Urban Studies dell’università Cuny, ha osservato: “Come chi ha studiato le questioni del lavoro per gli ultimi trent’anni, non ho mai visto niente di simile in termini di livello di interesse e di agitazione da parte di quanti vogliono lottare nei posti di lavoro”. E i lavoratori stanno organizzando nuovi sindacati in un numero di aziende senza precedenti.

L’Ufficio nazionale per le Relazioni di Lavoro (Nlrb) è sommerso dalle richieste di elezioni per costituire rappresentanze sindacali. I lavoratori di Amazon e Starbucks hanno rovesciato il vecchio senso comune su come organizzare un sindacato. Adesso è ora che i dirigenti sindacali ri-attrezzino le loro tattiche organizzative per entrare in sintonia con una fase in cui – finalmente – i lavoratori stanno facendo da apripista. Mentre scriviamo, i lavoratori iscritti a Starbucks Workers United hanno sottoscritto per l’attivazione di elezioni sindacali in circa 300 magazzini in 35 Stati, e hanno vinto più di 150 di queste elezioni.

Come ha recentemente notato l’organizzatore sindacale di lungo corso Wade Rathke, “i lavoratori Amazon non solo si sono organizzati in Alabama e a New York, ma hanno vinto diverse elezioni e altre sono in corso. Gruppi come Amazonians United hanno messo in moto altre decine di situazioni su temi interni ai magazzini, alla distribuzione e ai centri di consegna. I lavoratori di Starbucks hanno firmato per elezioni in centinaia di negozi e stanno vincendo la maggior parte delle votazioni svolte finora. I lavoratori dei negozi Apple si stanno organizzando, come stanno facendo quelli delle aziende tech e dei giochi elettronici, delle piattaforme di informazione on line, e altrove. Anche i lavoratori Google si sono messi in moto”.

 

C’è di più che un mercato del lavoro ristretto

L’esperienza lavorativa durante la pandemia da Covid, le dimissioni dal lavoro, un mercato del lavoro ristretto e la crescente popolarità dei sindacati hanno creato le condizioni per questo “momento di movimento”. Ma questo avviene in un contesto politico. Il presidente Joe Biden ha dichiarato il suo intento di essere “il presidente più pro-sindacato, guidando l’amministrazione più a favore dei sindacati della storia”. E’ più che sola retorica. Sotto l’amministrazione Biden, il Nlrb sta alla fine proteggendo i diritti dei lavoratori nell’ingaggiare “attività concertate protette”, emettendo ingiunzioni sulla base del punto 10(J) (pronunciamenti a favore dei datori di lavoro o dei lavoratori, ndt). L’Ufficio ha già emesso 12 ingiunzioni nelle corti del distretto federale contro imprenditori per fermare ingiuste pratiche nei posti di lavoro. Un sostegno più aggressivo dell’Ufficio del lavoro ai diritti dei lavoratori li ha incoraggiati ad agire.

 

Una nota di cautela

Nonostante così tanti segnali positive per il movimento, il mondo del lavoro negli Usa rimane relativamente debole e affronta numerose sfide politiche ed economiche. Un serio monito è che il tasso di sindacalizzazione ha continuato il suo declino. L’affiliazione sindacale era sotto il 10,3% della forza lavoro nel 2021, dal suo picco del 35% nel 1954. La sindacalizzazione nel settore privato staziona al 6,7%, ben al di sotto del suo picco del 35% nel 1955.

 

Riuscirà il sindacato a sfruttare questo “momento di movimento”?

Nella sua Convention del giugno scorso, l’Afl-Cio ha preso l’impegno di organizzare un milione di lavoratori in dieci anni. Un milione all’anno sarebbe un obiettivo molto ambizioso, ma organizzarne solo un milione in dieci anni vuol dire che il tasso di sindacalizzazione continuerebbe a diminuire significativamente.

Paradossalmente, mentre la sindacalizzazione sta scendendo, la situazione finanziaria dei sindacati conosce un vero e proprio boom. Un ricercatore sindacale ha calcolato che il sindacato siede su un enorme surplus multimiliardario di dollari. E’ ora che il sindacato spenda il suo denaro nel massiccio compito di organizzare aziende giganti come Amazon, Wal-Mart e Starbucks.

Comunque, perchè queste iniziative di sindacalizzazione abbiano successo, ci sarà bisogno di una forte presenza di organizzatori nei posti di lavoro. I sindacati devono far crescere e sostenere giovani da far assumere nei settori chiave con il precipuo scopo di sindacalizzare i lavoratori. Non c’è migliore esperienza, per i socialisti di recente radicalizzazione, di partecipare alla rinascita dell’organizzazione nel mondo del lavoro partendo dal basso verso l’alto.

Il contratto collettivo nazionale tra il sindacato Teamsters e la United Parcel Service, che copre oltre 350mila lavoratori, scade il primo agosto 2023. Amazon è una minaccia esistenziale per i salari e l’organizzazione del lavoro contrattati dal sindacato Teamsters alla Ups e in molte altre aziende di logistica. Gli organizzatori di Teamsters stanno spingendo perchè la campagna di rinnovo del contratto (con un possibile sciopero nazionale) sia strettamente legata al sostegno all’organizzazione dei lavoratori di Amazon.

Anthony Rosario di Teamsters Ups, membro della sezione locale 804 di New York, ha detto: “Quando i lavoratori di Amazon ci vedono lottare per un buon contratto, capiscono meglio che cosa sia il movimento sindacale. E quando conquistiamo un buon contratto, stiamo aiutando anche loro. Con le conquiste in Ups, Teamsters sta forgiando le regole per l’intero settore dello stoccaggio e della consegna. Possiamo mostrare a tutti cos’è veramente un sindacato!”.

Gli attivisti di Teamsters Ups stanno prendendo periodi di aspettativa per reclutare i loro colleghi nel sostegno organizzativo ai lavoratori Amazon, aiutandoli e sostenendoli nella costruzione del loro sindacato.

I lavoratori della rete Amazonians United sono già impegnati in azioni di sciopero coordinate per aree geografiche, come nel corridoio Nordest e nel territorio di Chicago. Questi scioperi, anche se piccoli e di breve durata, sono importanti per costruire la solidarietà e la fiducia tra i lavoratori. Nel prossimo futuro sono probabili scioperi più strategici nei punti nodali della rete di approvigionamento Amazon.

Le elezioni di medio termine del 2022 e le presidenziali al termine del quadriennio incombono sul futuro della democrazia statunitense. La crescita del sindacato, particolarmente nei nodi chiave dell’economia, è uno dei migliori antidoti agli appelli fascisti di Donald Trump e dei suoi accoliti.

©2024 Sinistra Sindacale Cgil. Tutti i diritti riservati. Realizzazione: mirko bozzato

Search