Casa, non si esce da un alloggio se non ce n’è un altro dove andare - Patrizia Villa

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Un protocollo d’intesa sull’emergenza abitativa è stato sottoscritto da Prefettura di Livorno, Comune di Livorno, Casalp, Sunia, Unione Inquilini, Sicet, Uniat, Ania e Asia. Un fronte fra sindacati confederali e di base che ha saputo concretizzare un concetto fondamentale: non si lascerà una casa se non ci sarà un’altra casa dove andare.

Il protocollo interviene sull’armonizzazione degli interventi previsti in caso di morosità incolpevole, ovvero non determinata da furbizie e incuria ma da reali esigenze legate allo sforzo di mantenere livelli di vita accettabili e sostenibili, per non dire sereni e con prospettive. Un obiettivo difficile e complesso che, come tutte le cose, fa piccoli passi per compierne altri, forti e decisivi.

Da mesi come Sunia stiamo pressando affinché si reperiscano risorse in più per l’emergenza abitativa, collaborando alla stesura della legge 2/2019 della Regione Toscana, che stabilisce in modo preciso le regole per l’accesso, l’uso e il mantenimento di alloggi Erp. La legge prevede anche interventi di controllo per tentare di liberare appartamenti utilizzati da chi non ha più un reale bisogno dell’alloggio popolare. La legge ha impresso un’accelerazione, e quest’anno si è registrato un aumento dei ripristini per la provincia di Livorno.

L’emergenza abitativa usufruisce di una quota riservata agli alloggi Erp, quota purtroppo mai sufficiente a soddisfare una domanda che subirà un balzo in aumento quando verrà rimosso il blocco degli sfratti, che termina il 30 giugno grazie alla mobilitazione unitaria dei sindacati inquilini che ne hanno ottenuto la proroga.

Quando uno sfratto finisce il suo percorso, va in tribunale e viene fissato il termine e l’eventuale intervento della forza pubblica viene deciso dall’ufficiale giudiziario. A questo punto siamo all’epilogo di un periodo di ansia e frustrazione, e di fronte al pericolo reale di rimanere senza un tetto. A sentenza definitiva intervengono, a richiesta, gli ammortizzatori previsti: graduatoria sfratti, alloggio di emergenza abitativa, attesa di assegnazione Erp, il tutto in presenza dei requisiti. Oppure ristori per il proprietario se accetta di proseguire nel contratto di affitto (continuità di locazione) o indennizzo rinvio sfratto, contributo affitti per i locatori se in difficoltà a pagare, passaggio da casa a casa che consiste in un anticipo di affitto ai proprietari che stipulano un nuovo contratto. Ma il problema è sempre lo stesso: non ci sono e tanto meno ci saranno abbastanza immobili per soddisfare la domanda.

In questo interviene il protocollo. Armonizza gli interventi evitando che l’ufficiale giudiziario esegua senza che sia esperito tutto ciò che è in campo per trovare la soluzione. Le forze dell’ordine devono essere avvisate per tempo dell’esecuzione, e rispondere con certezza su quale sarà presente. Casalp dovrà entro 30 giorni dalla sottoscrizione del protocollo e ogni quattro mesi rendicontare sugli alloggi in disponibilità. Il Comune entro 60 giorni dalla firma provvede a comunicare a Prefetto, Questura, Casalp e Unep (Ufficio Notazioni, Esecuzioni e Processi) l’elenco dei soggetti sottoposti a proceduta di sfratto, inseriti in posizione utile nella graduatoria generale Erp, o nelle graduatorie speciali dell’emergenza abitativa. In questa comunicazione dovranno essere esplicitati i possibili tempi di intervento secondo le procedure descritte.

Gli ufficiali giudiziari che intendano avvalersi della forza pubblica per eseguire gli sfratti dovranno comunicare almeno 30 giorni prima al Prefetto che, con il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, definirà quale forza pubblica interverrà dandone almeno dieci giorni prima comunicazione all’Ufficiale giudiziario e al Comune di Livorno. La procedura potrà impegnare fino a sei mesi dalla sentenza, prorogabile per ulteriori tre mesi in caso di persone fragili. Il Comune si dovrà impegnare nella definizione di un piano annuale delle dotazioni di unità abitative o di locali, non classificati Erp, in disponibilità da destinare all’emergenza abitativa. Questi dati verranno comunicati ai sindacati firmatari.

Il protocollo si unisce alle richieste pressanti del Sunia che hanno visto inserire nella legge di bilancio la possibilità, per enti pubblici proprietari di immobili, di mettere in vendita con un costo abbattuto fino al 30% gli immobili inutilizzati, beni pubblici sprecati e sottoposti a degrado. Stiamo anche indagando sulla possibilità di ottenere in affitto a costi contenuti i medesimi alloggi, e su questo stiamo ragionando con la Regione Toscana.

Il nostro è un accordo pilota che ha suscitato l’attenzione anche della ministra Lamorgese, interessata a riproporlo in altri territori del Paese. Dal fronte sindacale siamo già impegnati a diffonderlo affinché funga da traccia e possa essere migliorato, aiutando tutti a crescere nell’affrontare un tema importantissimo, finora sottovalutato. Il Covid non perdona e ci mette di fronte alle esigenze del Paese, e noi siamo qui a fare la nostra parte. Un piccolo passo verso grandi obiettivi.

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