Intitolata al compagno Raffaele Lieto la Camera del Lavoro di Baiano - di Pericle Frosetti

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Sabato 17 giugno, a Baiano in provincia di Avellino, i locali della Camera del Lavoro che ospita i servizi Cgil, lo Spi e le presenze delle categorie sono stati intitolati al compagno Raffaele Lieto, prematuramente scomparso dopo lunga malattia ad ottobre dello scorso anno (vedi Sinistra Sindacale n.17/2022 https://www.sinistrasindacale.it/index.php/component/content/article/260-2022/numero-17-2022/2532-raffaele-lieto-avanguardia-del-movimento-operaio-militante-sindacalista-e-organizzatore-di-eduardo-pizzo?Itemid=437).

Parla per lui la sua biografia essenziale di proletario meridionale, di emigrante - come tanti della sua generazione, protagonisti prima della ripresa con le rimesse di valuta pregiata da lavoratore all’estero e, poi, come migrante interno, del boom economico del secondo dopoguerra.

Militante di partito e sindacalista, geloso dell’autonomia del sindacato, prezioso maestro di nuove generazioni di quadri sindacali e politici sul territorio e in tutta la Campania, riconosciuto per il suo rigore e per la sua capacità di lavoro veramente notevole, nel novembre 2008 gli viene chiesto di occuparsi della categoria dei servizi e del commercio.

La malattia, che dal 2016 l’ha colpito, gli ha impedito di completare adeguatamente il percorso iniziato e portato avanti con tanti sacrifici personali e familiari, impegno che coronava una vita di militante dalla produzione alla rappresentanza sindacale, al lavoro di organizzatore e al grande impegno per la salute e la sicurezza dei lavoratori del settore conciario e del territorio.

Alla cerimonia di intitolazione della Camera del lavoro hanno partecipato e preso la parola il sindaco di Baiano, Enrico Montano, Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Campania, Franco Martini, che da segretario della Filcams Cgil incontrò in Raffaele uno dei quadri più sperimentati e leali, Andrea Montagni, che del Direttivo nazionale Filcams Cgil è stato presidente.

Bellissimo, commovente e politicamente lucido l’intervento di Rosita Galdiero, dirigente nazionale della Fiom Cgil, che ci ha restituito anche Raffaele quale maestro di donne e uomini, e straordinario nell'individuare vocazioni e talenti nelle persone che incontrava: “Quello che debbo a te è l’amore per la verità e la capacità di non restare indifferente dinnanzi alle ingiustizie ed ai soprusi! Mi hai scritto un bellissimo messaggio, pochi giorni prima di andare via, ed io oggi come allora ho scelto di seguire i tuoi insegnamenti, e proverò a non deludere la fiducia che mi hai dato”.

 

In apertura aveva preso la parola Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino, commosso fino a farsi mancare la voce, e infine ha parlato Domenico Lieto che, a nome dei familiari, ha raccontato di come l’intera famiglia abbia sostenuto l’impegno totale di Raffaele per seguire il sol dell’avvenire e il riscatto del lavoro. Al termine, Fiordellisi, Galdiero e Domenico Lieto hanno scoperto la targa che da oggi campeggia sul muro di via Armando Diaz a Baiano.

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