Il ritorno in piazza degli studenti - di Riccardo Chiari

Le violentissime cariche dei celerini sugli studenti di Pisa e Firenze, ragazze e ragazzi perlopiù minorenni e a braccia alzate, che stavano manifestando per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza chiedendo di fermare la carneficina in corso da mesi, hanno risvegliato molte coscienze. E fatto da detonatore. Troppe domande senza risposte, troppe richieste respinte, non tanto dai docenti quanto dai dirigenti scolastici, nelle migliaia di scuole superiori della penisola.

Soprattutto c'è stato il progressivo affievolimento dell'insegnamento più importante, lo spirito critico, quello che trasforma i giocosi preadolescenti under 15 in ragazze e ragazzi che iniziano a guardare in faccia il mondo dei grandi. Un mondo che trovano brutto, di una violenza allucinante, dimentico degli insegnamenti dei grandi pensatori umanisti e scientifici che hanno illuminato il sentiero evolutivo del genere umano.

La deriva viene da lontano. Le brutture del ministro Valditara per affossare ulteriormente il mondo della scuola sono la punta di un iceberg che si è formato almeno trent'anni fa, diventato gigantesco. Così nell'esistenza quotidiana degli adolescenti la speranza di un mondo migliore si infrange nell'accettazione, da parte di tante e tanti coetanei, del falso postulato Tina, quello per cui viviamo nel mondo migliore possibile e non c'è alternativa.

C'è chi dice no, cantava (e canta ancora) un artista dalla penna delicata e dall'indole rock a 360 gradi, dipendenze e depressioni comprese. Hanno detto no decine di migliaia di studenti e studentesse in questi giorni, scesi massicciamente in piazza. In particolare in un 8 Marzo che, ha annotato il manifesto, “è un giorno di lotta, una sfida al mondo delle guerre, della violenza e del patriarcato; l’annuncio della rivoluzione possibile, transfemminista, visione complessiva della società che vede in massacri e colonialismo l’espressione più alta della violenza patriarcale”. Bentornati in piazza giovani.

 

 
©2024 Sinistra Sindacale Cgil. Tutti i diritti riservati. Realizzazione: mirko bozzato

Search