“Organizzare, contrattare per includere” - di Federico Antonelli

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A Rimini dal 23 al 25 ottobre un partecipato seminario della sinistra sindacale Filcams Cgil. 

“Organizzare, contrattare per includere”. Questo il titolo che ha caratterizzato il seminario della sinistra sindacale in Filcams, che si è svolto a Rimini dal 23 al 25 ottobre. Il seminario è stato dedicato a Sandra Cappellini, donna, operaia e sindacalista, come descritta nel titolo del seminario, di cui è stato possibile ascoltare un appassionato ricordo da parte di Rossano Rossi, segretario generale della Camera del Lavoro di Lucca. Ai lavori della prima giornata ha partecipato anche la nipote di Sandra, Arianna Cappellini.

L’evento, aperto dal saluto di Mirco Botteghi, segretario generale della Filcams di Rimini, ha visto la partecipazione di delegazioni provenienti da molte regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna, con delegati e funzionari o segretari. Oltre cento le presenze registrate nel corso dei lavori.

I tre giorni sono stati organizzati con l’obiettivo preciso di favorire la partecipazione di tutte e di tutti, dando seguito al primo giorno, denso di comunicazioni e relazioni, tra cui quella introduttiva di Andrea Montagni, a un lavoro di gruppo che facesse sintesi degli argomenti trattati. “Comunicazione”, “Contrattazione inclusiva”, “Democrazia e rappresentanza” e “Salute e sicurezza” i titoli delle comunicazioni, due per ogni singolo argomento.

A parte il tema della comunicazione, sono stati organizzati tre gruppi in cui i delegati presenti, coordinati dalla presenza di tre formatori, hanno potuto discutere, offrendo il proprio contributo. A questo lavoro è stata dedicata tutta la mattinata del secondo giorno di seminario.

Nel corso dei tre giorni è stato poi possibile confrontarci con Giacinto Botti e Maurizio Brotini, oltre che con la segretaria generale della Filcams, Maria Grazia Gabrielli. La presenza di Massimo Frattini, coordinatore internazionale per il settore del turismo per la federazione internazionale (global union) Iuf–Uita–Iul, ha offerto ai delegati l’opportunità di conoscere alcuni aspetti dell’esperienza sindacale mondiale nel settore.

Sono stati tre giorni di lavoro intenso, che hanno consolidato la presenza della sinistra sindacale nella categoria, offrendo anche un positivo contributo alle discussioni confederali. Il clima tra le delegate e i delegati è il primo fatto che ha caratterizzato la tre giorni di Rimini. Un clima di attenzione, ascolto e discussione, che non ha impedito di trascorrere anche ore in allegria che hanno rinsaldato amicizie e mostrato come la politica può e deve passare dai social, ma non può fare a meno della socialità.

Il livello dei contributi ascoltati e della successiva discussione, la modalità scelta, in collaborazione con la struttura formativa di categoria, sono stati il secondo e determinante elemento di successo dell’iniziativa. In questo lavoro si è colta tutta la voglia delle delegate e dei delegati di discutere liberamente del proprio lavoro, della propria condizione lavorativa e del ruolo che ha l’attività sindacale e la contrattazione nella propria vita. Una discussione serena che ha mostrato come, sfruttando una modalità favorevole e non convenzionale, le energie migliori possano sprigionarsi in maniera istintiva. Questa modalità ha infatti creato contaminazione e maturazione degli argomenti, riflessione ed elaborazione, dando un vero risultato alla presenza di ogni delegato o funzionario, permettendo di superare i limiti che, a volte, i ruoli impongono.

In questo lavoro, come in tutta l’attività di elaborazione del seminario, il rapporto con la categoria è stato centrale. Questa collaborazione ha permesso di avere gli strumenti utili alla riuscita dei lavori, e di questo bisogna essere felici. Questo dimostra che nella collaborazione tra le diverse strutture e anime della nostra organizzazione si annida la nostra forza reale. In questo rapporto collaborativo non va dimenticato il Cemu, che ha offerto la professionalità e la capacità di gestione migliore che ci si potesse aspettare.

Quando si concludono queste esperienze si fa presto a cadere vittime del facile entusiasmo e scordarsi di ciò che non ha funzionato. Io credo che in questo caso, e in questo momento, a pochi giorni dalla conclusione del seminario, non sia semplice fare una analisi critica di ciò che è stato fatto. Per questo abbiamo il tempo e la consapevolezza che sarà giusto e doveroso farlo. Ma la cosa principale, oggi, è partire da questa tre giorni per continuare a dare il nostro contributo all’esperienza di sinistra sindacale in Filcams e nella Cgil.

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