Ryanair: le ragioni della mobilitazione - di Milena Chiappani

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Lo sciopero di 24 ore del 25 giugno nell’ambito di una mobilitazione coordinata a livello europeo.

Cosa spinge lavoratori e lavoratrici di Ryanair allo sciopero? La continua resistenza da parte dell’azienda all’apertura di un confronto che ponga finalmente le basi per una discussione su questioni aperte da mesi, e che ormai non sono più rinviabili. L’altissima adesione allo sciopero dell'8 giugno è il chiaro sintomo del forte disagio che piloti ed assistenti di volo stanno vivendo, a partire dai turni che si estendono ben oltre le 10 ore (con casi di permanenza a bordo anche fino a 14 ore continuative), e che di conseguenza non consentono un adeguato recupero psico-fisico.

La forte e repentina ripresa del turismo, con il numero dei viaggiatori in crescente aumento, vedono i volumi di traffico nel trasporto aereo sempre più vicini al 2019 già da quest’estate, a dispetto delle previsioni di una piena ripartenza del settore nel 2024-25. Ma gli organici sono fortemente ridotti, come conseguenza del taglio del personale attuato in periodo di pandemia, e costringono lavoratrici e lavoratori a continue tratte di andata e ritorno, carichi di lavoro massacranti e non più sopportabili per chi a bordo si deve prendere cura del benessere dei passeggeri.

A tutto ciò aggiungiamo anche la mancata volontà aziendale di erogare qualsiasi genere di conforto, come una bottiglietta d’acqua o un semplice panino che i dipendenti, quando sono in servizio, devono pagare proprio come i passeggeri.

La protesta va anche contro il mantenimento in vigore del “Contingency Agreement”, nato per fronteggiare la crisi sanitaria e tuttora applicato, che non è più attuale alla luce della già citata ripresa e dei rincari causati dal conflitto in Ucraina.

A tale grave situazione si sommano le negate giornate di congedo obbligatorio previste dalle normative, quando richieste nel periodo estivo, e i mancati pagamenti delle prime cinque giornate di malattia, oltre ad arbitrarie decurtazioni economiche a fronte dei presunti ammanchi nelle vendite.

Tutto questo non e più tollerabile. Perciò lavoratrici e lavoratori chiedono a gran forza l’adeguamento dei livelli salariali in linea a quelli previsti dai contratti di settore.

Il 25 giugno Filt Cgil e Uiltrasporti, in occasione dello sciopero di 24 ore di piloti ed assistenti di volo delle compagnie Ryanair, Malta Air e della società Crew Link, hanno organizzato presidi presso gli aeroporti di Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio e Roma Ciampino. La protesta coinvolge anche Spagna (24, 25, 26, 30 giugno, 1 e 2 luglio), Portogallo (24, 25 e 26 giugno), Francia (25 e 26 giugno) e Belgio (24, 25, e 26 giugno), in una mobilitazione coordinata a livello europeo.

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